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UNA GRAVE PERDITA
La sveglia suona verso la quattro di mattina della Domenica. I cani mi aspettano in garage, nelle loro gabbie, già lavati. La mia auto, con il pieno fatto il giorno prima, è in cortile con le altre gabbie già caricate, dopo solo cinque anni dal suo acquisto il contachilometri segna ben oltre i 300.000 Km. Comincia così un'altra Domenica dedicata alle esposizioni canine,centinaia di chilometri da fare, gabbie e tavolini da caricare e scaricare, interminabili code per ritirare buste e cataloghi, cani da toelettare e presentare. Cosa mi spinge tutti i fine settimana a levatacce nel cuore della notte e a sobbarcarmi spese e fatica per presentare i miei cane ad una esposizione invece di restarmene a casa a godere del meritato riposo? Sicuramente il desiderio di primeggiare e la convinzione che i miei cani siano meritevoli di un buon piazzamento, ma le esposizioni canine non devono essere viste solo dal lato della competizione. Le esposizioni canine dovrebbero servire a dare indicazioni di come allevare,quali riproduttori usare e su quali giovani basare il futuro allevamento,snaturarle del loro significato cinotecnico e ridurle ad un solo fatto sportivo è una grave perdita per la cinofilia. Purtroppo è proprio questo che sta accadendo alla nostra razza. Invero ci sono già stati momenti bui in passato ma mai come ora mi accorgo che presentare cani in esposizione sta perdendo di significato. Non mi voglio scagliare, come forse pensa qualcuno, contro giudici o handlers, quello che non va non sono gli attori, ma bensì il pubblico, siamo noi possessori di Siberian Husky. Quando iniziai a frequentare gli show negli anni '80 ascoltando a bordo ring gli spettatori che parlavano dei cani li sentivo lodare questo o quel campione, stupirsi per il movimento di un cane o progettare cucciolate con questo o quel soggetto. Provate ad assistere ora ad una competizione di siberians e potrete vedere voi stessi a che punto si è arrivati. Il fatto che all'ultimo raduno CIRN vi sia chi è addirittura arrivato alle mani è chiaro indice dell'atmosfera che si respira a bordo ring. L'importante non è più presentare il proprio cane per proporlo come riproduttore e basandosi sul responso del giudice lavorare per affinare le qualità dei futuri soggetti, ma bensì primeggiare sugli altri: VINCERE…AD OGNI COSTO. Per farlo c'è chi tosa i cani (cosa assolutamente vietata dallo standard) o, ancora peggio, arriva ad intervenire chirurgicamente su coda od orecchie. C'è chi spende milioni per farlo presentare all'handler del momento e chi manda videocassette ai giudici dove si evidenziano i difetti dei cani avversari. Non sarebbe più logico, invece di investire soldi e fatica su di un cane mediocre, spenderli magari per portarsi a casa un cane migliore, che poi potrebbe essere usato validamente come riproduttore? E visto che l'importante è vincere, quando non si vince cosa c'è di meglio che massacrare a parole il cane del malcapitato avversario, magari parlando con il vicino di gabbia di quel giorno, il quale però non verrà risparmiato la volta successiva se avrà la fortuna (o sfortuna) di vincere a sua volta. Bisognerebbe invece capire che certi atteggiamenti da "curva sud" mal si adattano al mondo delle esposizioni, dove è più importante la QUALIFICA della CLASSIFICA, per la razza è più importante infatti un cane qualificatosi solamente ECCELLENTE di uno che si classifica 1°MOLTO BUONO. In questo panorama non è difficile immaginare il perché nessuno ti venga a chiedere una monta o un figlio del tuo campione se non qualche amico o qualche persona alle prime armi che non frequenta le esposizioni. Ed è un peccato perché proprio ora che la richiesta di siberians in Italia sta calando, diventa ancora più importante scegliere dei validi riproduttori per le poche cucciolate che si avrà la possibilità di fare,quanto detto vale in special modo per i privati che con meno esperienza e materiale a disposizione proprio dalle esposizioni dovrebbero trarre le indicazioni. In Italia oltre al nostro club esiste una società specializzata (il CIRN) la quale, tramite la sezione di razza,ha il dovere di operare nei modi che ritiene più opportuni per contrastare quanto sta accadendo e far si che le esposizioni per i Siberian Husky riacquistino a pieno il loro valore cinotecnico. Sarebbe anche utile che il CIRN pubblicasse periodicamente un elenco aggiornato dei riproduttori, campioni e non, segnalando quelli ufficialmente testati ed esenti da patologie a trasmissione genetica, come già viene fatto dalle società specializzate di altre razze. Per quanto mi riguarda vorrei dare un consiglio al neofita che cercasse un maschio per una monta o volesse comprare un cucciolo, diffidate da chi vi dice che non va alle esposizioni perché sono tutte comprate e non servono a nulla, probabilmente non possiede cani all'altezza degli altri concorrenti, ma allo stesso tempo diffidate di quei cani che pur vantando vittorie e campionati non abbiano come progenitori cani di rilievo e allo stesso tempo figli che presentano le stesse qualità. Aver vinto uno o più campionati di bellezza è sicuramente un buon biglietto da visita ma non ci garantisce che quel soggetto sia anche un valido riproduttore.

Maurizio Benotti All.to della Farha.