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CH. MISHA DELLA FARHA
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La storia di Misha è un poco diversa da quella di altri nostri campioni e anche per questo vale la pena di raccontarla. Tutto iniziò quando un nostro caro amico venne da noi chiedendo di aiutarlo ad acquistare un Dobberman, era una richiesta non poco strana visto che noi alleviamo solo Siberian Husky ma, per l'amicizia che ci legava e per le sue insistenze accettammo di aiutarlo. Arrivò così nella nostra vita Argo, un simpatico Dobberman maschio, ora vi chiederete: ma perché nella vostra vita se il cane era del vostro amico? Questo è vero ma non mancava giorno che Emilio, il nostro amico, non arrivasse a casa nostra per chiedere qualcosa e quando il cucciolo fu un poco cresciuto, non resistemmo alla tentazione di farlo giocare con i nostri Husky. Era uno spasso vedere il cuccioline di sei mesi già grande come un Husky adulto che rincorreva i nostri cani con quel modo maldestro che solo i cucciolini possono avere e dato che la massa era già notevole nel tentativo di tenere il passo degli Husky i ruzzoloni non mancavano. Argo viveva con una femmina di pastore tedesco di quattordici anni malata di diabete e prima che lui avesse un anno lei morì lasciandolo solo. Argo ne soffriva molto ed Emilio decise di procurargli compagnia, così una sera ci chiese un cucciolo di Husky. Avevamo in quel periodo una di quelle cucciolate che facciamo per noi e sulle quali non prendiamo prenotazioni, la cucciolata era composta di due maschi e tre femmine, la scelta cadde su uno dei due maschi bianco/neri, ma quale? Il più scuro dei due era tranquillo e riservato, sempre composto se era fermo sembrava posizionato da show, aveva una bellissima testa e appena qualcuno gli dedicava attenzione rimaneva ad osservarlo come incantato. L'altro era l'eccesso fatto cane, era sì nero ma sui fianchi il pelo prendeva un colore grigio fumo, il pelo era più lungo, la testa molto bella con occhi neri come carboni aveva un'espressione fin troppo dolce per un maschio. Angolatissimo muoveva in modo eccezionale ma allo stesso tempo così esagerato che le zampe andavano da tutte le parti e quando si fermava prendeva le posizioni più incredibili. La scelta era difficile, volevamo dare ad Emilio un buon cane ma eravamo indecisi, il primo era più sicuro, ma il secondo aveva delle potenzialità che, se tutto fosse andato come doveva, ne avrebbero fatto un gran campione. Alla fine la decisione fu presa: il primo andò a vivere da Emilio e divenne Misha della Farha, l'altro rimase con noi che lo chiamammo Missing On The Pack. Misha crescendo non cambiò da come lo avevamo visto da cucciolo, il che faceva ben sperare per una sua carriera espositiva, unica cosa aveva gli occhi impari. Nei cuccioli gli occhi variano di intensità durante la crescita, sono più scuri quando il cucciolo è molto piccolo, schiariscono un poco da cucciolone per poi assumere la tonalità definitiva da adulto. In Misha però un occhio era rimasto più chiaro dell'altro, erano entrambi marroni ma uno era visibilmente più chiaro. Noi non demmo molta importanza a questa cosa perché il colore degli occhi negli Husky non è una caratteristica importante, ma per Misha non sarebbe stato così. Dopo un paio di esposizioni in classe giovani di addestramento la carriera espositiva di Misha iniziò in classe libera il 29 Settembre 1997 quando aveva 17 mesi con un buon Ecc. 3° , giudice Di Lorenzo. La domenica dopo era subito successo con uno splendido Ecc. 1° BOB-BOG-RIS BIS alla nazionale di Modena, ma la serie nera stava per iniziare. Misha partecipò alle esposizioni più importanti dell'autunno-inverno 97/98 collezionando un'incredibile serie di secondi posti, se chiedevamo spiegazioni a fine gara, i giudici ci rispondevano che il nostro cane sarebbe stato il vincitore se non fosse per quell'occhio chiaro. Sia noi che Emilio non riuscivamo a credere che una cosa de genere potesse accadere, anche perché nessuno dei giudici lo aveva mai scritto nel giudizio. Emilio in particolare cominciava a mal sopportare che il suo cane, a detta di tutti superiore risultasse secondo per una cosa a suo giudizio poco importante per un Siberian come il colore di un occhio. Poi successe un fatto che cambiò la vita di Misha e del suo padrone. Una sera come tutte le altre Emilio tornato dal lavoro liberò i cani dal box nel giardino, tutto sembrava a posto, dopo le feste di rito i due cani si misero ad annusare in giro come sempre, Emilio decise di spazzolare Misha e lo mise sul tavolino, poi fu il turno di Argo, chiamò il Dobberman che stranamente non ubbidì e si diresse verso il box, Emilio non sopportava di non essere ubbidito e andò verso il Dobberman per rimproverarlo, fu per una frazione di secondo che gli occhi di Emilio e del Dobberman si incontrarono ma bastò a fargli capire che qualcosa non andava, il cane lo aveva guardato come se non lo riconoscesse. Fu un attimo dopo che il cane attaccò mirando alla gola del padrone, per fortuna quello sguardo aveva messo in allarme Emilio che istintivamente scartò di lato, il Dobberman trovò la spalla e stracciò la giacca della tuta sportiva e la maglietta lasciando un esteso livido,Emilio grazie alla sua stazza, (190 cm per oltre 100 Kg) riuscì a restare in piedi e ad allontanare il cane con un calcio. Argo corse in cuccia ed Emilio chiuse il box. Arrivò a casa nostra che era ancora sconvolto, non sapeva cosa fare, non voleva tenere a casa un cane pericoloso ma non avrebbe mai potuto sopprimerlo. Nei giorni successivi chiedemmo consiglio a veterinari ed allevatori di Dobberman ma i pareri su quanto accaduto erano contrastanti, tutti comunque consigliarono di tenere il cane in osservazione per un periodo prima di decidere. Ma non ci fu il tempo di prendere una decisione, quindici giorni dopo Argo era morto per un'emorragia cerebrale, il che fece supporre che quanto accaduto fosse stata una prima avvisaglia dei problemi del cane. Quanto successo si aggiunse a quanto pensava Emilio delle esposizioni e gli fecero decidere di non presentare più Misha. Riuscimmo a convincerlo solo a partecipare alla nazionale di Ferrara, ad un passo da casa, dove Misha conquistò un bel BOB, era il 1° Maggio 1998 ed aveva due anni. Passò oltre un anno e Misha continuò a vivere con Emilio e con il nuovo amico Sly, un bel maschio di Siberian Husky bianco-grigio, noi ed Emilio ci frequentavamo di meno, lui impegnato con il conservatorio per diventare tenore e noi in giro per il mondo con i nostri cani, ma ogni volta che ci si incontrava si finiva immancabilmente a parlare di Misha e di come fosse ingiusto che un cane con le sue qualità non fosse campione. Emilio però era irremovibile sulle sue convinzioni. Poi stranamente un giorno lo incontrammo e di punto in bianco ci chiese se andavamo al raduno CIRN di Reggio Emilia perché gli sarebbe piaciuto venirci con noi, non aspettavamo altro, iscrivemmo subito il cane prima che cambiasse idea. Come ci aspettavamo qualche giorno prima della gara Emilio ci telefonò per dire che non poteva venire a causa di un impegno improvviso. Andammo noi a prendere Misha, lo toelettammo e lo presentammo la Domenica a Reggio Emilia, vinse la classe libera malgrado fosse una classe numerosa. Al ritorno Emilio fu molto contento del risultato ma ci disse che comunque non voleva continuare a presentarlo. Insistendo lo convincemmo a partecipare alla nazionale di Ravenna, avremmo pensato a tutto noi. Sfortunatamente Misha arrivò secondo dietro un altro cane sempre allevato da noi ma presentato da un privato, per Emilio era la conferma che il suo cane era destinato ad essere un eterno secondo e ci negò la possibilità di presentarlo ancora. Passarono diversi mesi e vedere Misha invecchiare senza aver dimostrato il suo valore non ci andava proprio giù, tornammo così alla carica e dopo non poco discutere trovammo un accordo, Misha sarebbe tornato di nostra proprietà in modo da poterlo gestire al meglio e pur continuando a vivere da Emilio potevamo passare a prenderlo quando volevamo. Quel giorno Emilio ci disse anche che si sarebbe sposato all'inizio di Giugno 2001, allora gli promisi che assieme al regalo di nozze gli avrei portato il diploma di Campione Italiano. Nessuno dei presenti sembrava crederci ma io non avevo dubbi, Misha era troppo in forma per non vincere, e in fondo gli mancavano solo quattro vittorie. Cominciammo così il 2001 con Misha cane di punta in classe libera e le mie speranze non furono disattese, Misha fu presentato sette volte ottenendo quattro successi, un secondo posto e due eccellenti. Stranamente nessuno dei giudici sembrò considerare il problema dell'occhio chiaro che ci aveva fermato il campionato tre anni prima. Misha ha concluso il Campionato Italiano il 29 Aprile 2001. Assieme al regalo di nozze Emilio ha trovato la lettera di omologazione a Campione del suo amato cane.

Maurizio Benotti

All.to della Farha.